Il calendario segna il 21 gennaio del 1981 quando a
Northampton, città dell’East Midlands, regione dell’Inghilterra, nasce Richard
Butcher. Il nostro Richard cresce con il pallone sotto braccio e con una certa
predisposizione a tirare sassate dalla distanza. Il Northampton Town F.C. nota
questo centrocampista centrale di buone speranze, con dei piedi educati per la
categoria e una pregevole visione di gioco. È il 1999 quando Butcher intasca il
suo primo salario da professionista vestendo la maglia dei “The Cobblers”, il
giovane però non trova lo spazio sperato e non esordirà durante la stagione.
L'invitante quanto essenziale cartello di benvenuto della città di Northampton |
Il
Northampton F.C. lo vende dopo il deludente campionato al Rushden &
Diamonds F.C. , anche qui Richard non scende mai in campo. È il 2001 e la
carriera di Butcher non ha ancora preso forma, ormai ha 20 anni e il sogno di
giocare in Premier sta per svanire, visto che si ritrova a marcire su panchine
di legno da quattro soldi in stadi di periferia, Richard vuole di più, Richard
merita di più.
Nel 2002 finisce nella Conference National, la prima lega
dilettantistica inglese, fra le fila del Kettering Town, 44 presenze e 13 reti
il computo di fine stagione. La sua esperienza positiva con i “Poppies” lo
mette in luce e squadre più “blasonate” lo cercano. Il Lincoln City lo ingaggia
e con i “The Imps” disputa 3 ottime stagioni coronate con vari playoff,
sfortunatamente mai culminati con la promozione nella prima lega
professionistica, l’attuale Sky Bet League 2. Richard però compie un grande
passo e l’Oldham Athlethic punta su di lui, i “Latics” giocano nPower League 1,
perciò per il centrocampista dell’East Midlands è un ottima occasione per
dimostrare quanto vale, Butcher gioca 36 partite con 4 reti.
Curiosità, per chi
tifa Paul Scholes? La risposta non è United, bensì Oldham Athletic. Il perché di
questa curiosità mi turba non poco, ma credo che i gufi di Oldham, cittadina molto
vicina a Manchester, tengano in ostaggio la moglie del centrocampista dei Red
Devils. È impossibile tifare Oldham spontaneamente, chi tiferebbe una squadra
che porta l’effige di un rapace notturno? I tifosi dello Sheffield Wednsday certp,
gli stessi tifosi che cantano “Hi – Ho Sheffield”, stolti ubriaconi, che vadano
a tifare una squadra seria tipo il Morecambe F.C. (la suddetta squadra ha un
affascinante gambero come stemma).
Nel
2006 viene rispedito in prestito al Lincoln City, poi nel 2007 ceduto al
Peterborough United dove ritrova il suo vecchio tecnico Keith Alexander che lo
allenò nella prima esperienza con il Lincoln.
Richard Butcher |
Le stagioni successive Butcher le
spende alla corte del Notts County per poi ritornare per la sedicesima volta al
Lincoln City, dicono che ci siano delle belle donne lì ed un buon whisky, forse
è questa una delle motivazioni alla base della decisione del buon Rick. Nel 2010 passa al
Macclesfield in prestito, gioca pochissimo con i “The Silkmen” solo 7 partite,
ma viene acquistato a titolo definitivo nella stagione seguente.
A proposito di stemmi comprati alla Lidl: il leone dei puffi con Woodstock di Snoopy fra gli artigli, ci vorrebbe un altro Vietnam per disegnatori di stemmi così incoscienti |
Nel mattino
del 9 gennaio 2011, Richard viene trovato esanime nella sua casa di Swinton. La
moglie comunica la notizia a Keith Alexander, vecchia conoscenza di Rick e suo
attuale allenatore al Macclesfield. Dopo sei mesi si scopre la causa della
morte del 29enne: aritmia, un fulmine a ciel sereno che porta via Richard
Butcher, umile centrocampista dai piedi buoni. Richard se ne va così, da
lottatore, quale è sempre stato. Il Macclesfield Town ritirerà la sua maglia
numero 21, nessuno la potrà più vestire, nemmeno se arriva Pirlo, ma Pirlo è
sempre eletto uomo partita Sky anche se sbaglia qualunque pallone, nello
Chesire non frega a nessuno chi è Pirlo, loro hanno Butcher, Richard Butcher,
il ragazzo dai piedi buoni di Northampton.
Rest in Peace Richard Butcher ( 1981 - 2011 )
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